Il Comitato dei Genitori si costituisce per iniziativa dei genitori eletti come rappresentanti nei consigli di classe e interclasse. La costituzione del Comitato è facoltativa ed è sancita dall’art. 15 comma 2 del DL 297/94 – Testo Unico (“I rappresentanti dei genitori nei consigli di classe e di interclasse possono esprimere un comitato dei genitori del circolo e dell’istituto”).
La legge sull’autonomia scolastica stabilisce inoltre che il C.d.G. ha la possibilità di esprimere proposte e pareri di cui il Collegio dei docenti e Consiglio d’istituto o di circolo devono tenere conto ai fini della messa a punto del P.O.F. e dei progetti di sperimentazione. Il Comitato dei genitori è infatti considerato una associazione di fatto: le sue prerogative ed i suoi limiti sono quelli definiti per le associazioni di fatto.
Il C.d.G. è aperto alla partecipazione di tutti i genitori. Perché la sua costituzione possa essere riconosciuta è necessario che venga redatto uno statuto, che questo venga approvato dall’assemblea dei rappresentanti-genitori, e che venga nominato un presidente. Altre eventuali cariche (vicepresidente, segretario, coordinatori ecc..) sono facoltative.
È compito del presidente indire le riunioni in base alle necessità del momento eventualmente allargando l’invito a tutti i genitori.
Svolge essenzialmente una funzione di collegamento tra i rappresentanti di classe ed i genitori e di raccordo tra questi e gli eletti nel consiglio di istituto in ordine ai problemi emergenti nelle classi. Nulla vieta a tale comitato di assumere autonome iniziative come l’organizzazione di conferenze, la pubblicazione di un bollettino di informazione per i genitori della scuola, la promozione di contatti tra genitori di classi diverse.
All’occorrenza si fa portavoce dei genitori che segnalano problemi riguardanti la scuola e gli studenti, perché e giusto che tutti si sentano rappresentati e ascoltati.
Scopo che ci prefiggiamo
- favorire la partecipazione attiva dei genitori alla vita dell’istituto;
- promuovere la corresponsabilità educativa dei genitori nella scuola, rafforzando l’alleanza educativa e la collaborazione tra le componenti scolastiche;
- facilitare la circolazione di informazioni ed esperienze;
- condividere problematiche comuni per cercarne insieme le soluzioni;
- proporre e realizzare azioni condivise (documenti, eventi, progetti, etc.) su tematiche scolastiche ed educative;
- aprire un confronto con le istituzioni territoriali (Quartiere, Comune, Ufficio Scolastico Territoriale, etc.) anche partecipando stabilmente a tavoli istituzionali sulla scuola.
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